Le Valigie delle fiabe
PICCOLA GUIDA...
per la rappresentazione
foto

-AVVICINIAMOCI
allo SPETTACOLINO …


In genere due persone sono sufficienti per animare una di queste favole in valigia…. ( anche una … sola. facendo salti mortali narrativi….)
….Certo che se qualcuno vuol dare una mano … è benvenuto! Ci sono infatti dei momenti critici a livello tecnico, e dei momenti particolari che necessitano se possibile, di una collaborazione, per esp
- alzare e abbassare il sipario a tempo dovuto
- sostituire i fondali tra un quadro e l’altro
- posizionare oggetti sul proscenio
- aiutare a infilare i burattini
- far apparire animaletti, farfalle … fantasmi e pipistrelli ….
- Far partire un commento musicale (meglio ancora se suonato dal vivo)

- PROVIAMO IL BURATTINO:

- Solitamente si usano tre dita per muoverlo :
- L’indice per la testa
- Il pollice e il medio per le braccia

- ELEMENTI DI “REGIA”….POVERA

Per chi è curioso e portato all’avventura, il Teatrino può essere un’esperienza straordinaria ! Tante sono le cose da esplorare e da conoscere “ dal vivo”, in relazione ai particolari materiali, al linguaggio espressivo estremamente ricco, ai contenuti culturali di una tradizione orale,fino agli aspetti relazionali con i bambini, mediati da questi personaggi.
Si scoprirà che i burattini non sono tutti uguali .. Per caratterizzare un personaggio.. buono o cattivo oppure timido, buffo o arrogante ci sono diversi elementi su cui giocare …
- il tono della voce, basso alto….
- L’intensità forte o flebile
- Il ritmo : veloce o lento del parlare
- I timbro stridulo o limpido
- Combinando questi elementi al fattore movimento si possono creare personaggi ben precisi
Si può anche ..attingere alle proprie esperienze … certamente ognuno di noi conosce persone che esprimono perfettamente certi caratteri! Con i burattini si può giocare portando agli estremi certe caratteristiche, qualità o difetti, restando in equilibrio sul filo tra realtà e grottesco.
Si consiglia perciò di spendere qualche minuto per provare e trovare le voci da dare ai diversi personaggi per differenziarli.
Per facilitare da parte dello spettatore la comprensione del dialogo, è bene adottare alcuni accorgimenti:
- il personaggio che parla deve accompagnare la voce con dei movimenti del corpo, delle mani, della testa
- chi non parla sta invece fermo, in ascolto, pronto ad animarsi quando prende la parola.
Quanti personaggi in scena? ..
E’ bene trovare una formula, con voci fuori campo o inserti narrativi, perché in scena non ci siano piu’ di DUE personaggi alla volta. Per il tempo di qualche apparizione possono essere eccezionalmente tre o quattro.. ma si può facilmente comprendere la difficoltà sia di chi deve muoversi dietro il teatrino sia di chi deve ascoltare

Nel CANOVACCIO la storia è suddivisa in QUADRI e in SCENE:

I Quadri sono definiti in funzione di una ambientazione precisa , per esp: il bosco, un interno casa , Perciò un “quadro nuovo” significa anche cambio del fondale e eventuali oggetti..
Le scene sono funzionali ad un’azione, un incontro, caratterizzate da un dialogo, una tappa della storia. Ogni scena ha i suoi personaggi, gli oggetti .
Il sipario solitamente si usa tra un quadro e l’altro, dove c’è il cambio del fondale, o tra particolari scene. Meglio se si inserisce una musica di sottofondo o voce narrante mentre il sipario resta abbassato.

Come si vede, la struttura di questo piccolo evento, può sembrare molto complessa .. ma in realtà dopo aver familiarizzato con la voce e il movimento dei personaggi, definito insieme le "“tappe".. cioè il canovaccio della storia ….i due animatori / genitori hanno a disposizione una strada sicura, una base per sostenere la storia… e molti “ trampolini” da cui poter effettuare tuffi acrobatici..
Cioè i momenti dell’ improvvisazione: parlare coi bambini, creare delle gag sperimentare voci e movimenti… che sono gli elementi del successo di questo linguaggio espressiovo, molto diretto e spontaneo.
Questi sono gli aspetti che fanno di ogni rappresentazione un evento unico e irripetibile !!!


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